Il termine APERITIVO deriva dalla parola latina aperitivus letteralmente “che apre”: una bibita dunque che si pone l’obiettivo di “aprire” o meglio stimolare la sensazione di fame nel nostro stomaco.
Diverse fonti attribuiscono l’origine dell’aperitivo, rituale molto più che in voga nell’epoca moderna, al lontano V secolo d.C., quando Ippocrate scoprì che per alleviare la mancanza di appetito dei suoi pazienti, era necessario somministrare loro una bevanda dal sapore amaro composta da vino bianco, fiori di dittamo, assenzio e ruta.
Questa ricetta venne tramandata nella storia fino a giungere nelle mani degli erboristi medievali i quali scoprirono che il senso della fame non era indotto da quei particolari ingredienti, bensì dalle sostanze amare stesse.
Ancora oggi, dopo che la storia dell’aperitivo ha fatto il suo corso e le evoluzioni sono molteplici nelle diverse culture e tradizioni, i principali drink serviti durante l’ora dell’aperitivo sono prevalentemente bitter, ovvero caratterizzati da quel classico retrogusto amaro e accompagnati da proposte gastronomiche che placano la fame stimolata.